
Poetando
Le poesie di Claudio Gardenal
Il mio amore per te
(Claudio Gardenal)
Lui
Il mio amore per te
è la mia vita che cola,
sgorga, scorre nella sua completezza.
Lei
Non sarà mai vero
che io mi allontani, amore mio:
con il volto ti accarezzo il cuore
ed il mio nido è alla radice della tua vita.
Lui
Il nostro amore è luce…
luce che non lascia tracce
attraversando i sussurri dell’universo…
Lei
… e per questo sarà eterno…
non è nuvola che svanisce…
non è onda che nulla mai riesce a raggiungere
ma tutto allontana…
Lui
… non è frutto che languisce
ma verità che tutto rinnova
ad ogni chiarore che fa traboccare il sole.
Lei
Continui a posare lo sguardo su di me…
non mi perdi mai di vista.
Lui
Ti interessi di me, mi guardi, mi conosci…
sì, mi conosci…
e sentendomi da te conosciuto,
scopro il significato della mia esistenza…
Lei
… ed io, sentendomi da te amata,
scopro la radice della mia felicità.
Mio viandante...
(Claudio Gardenal)
Mio viandante senza riposo,
eppure mia tenera presenza,
bacio le tue mani che capisco.
Mio cantore dallo sguardo semplice,
orgogliosa indosso i tuoi baci
perché non cadano né volino,
e ad ognuno insegno a scrivere
su tralci sempre nuovi: «Amore, sei mio!».
Insperato bene della grazia rigogliosa,
il tuo profumo antico
accorda il suono di note rugiadose
che mi commuovono…
e di note appassionate
che lodano la mia gioia senza alfabeto.
Mio adorato e mia intima vita fuori dal tempo,
parlami ancora
del pieno significato di ogni lacrima
che brilla quando, avvinti,
sento che tu soccorri
la mia dimora del canto di domani…
generoso amore mio.
A mani vuote ti guardo
(Claudio Gardenal)
Cara,
vedere puoi
tutto l’amore
che attraversa il mio cuore…
danza, paura non ha.
Vieni… vieni a me.
Vieni… delizia sei.
Scorri… germoglio in te…
frutto… maturerai.
Oh mia desiderata,
sublime parte di me,
dimmi, dimmi se c’è voce,
parola che scenda nel tuo infinito.
M’innalzi la dignità…
il pensiero, di te, di te,
senza tregua mi accompagnerà.
Fermo, sereno e libero,
nel tuo seno caldo accoglimi…
Ora sono con te… ricco di lacrime.
A mani vuote ti guardo
ma il mio cuore tu hai.
Fuori, aspettano… mondo… entra in noi.
Nelle mie note...
(Claudio Gardenal)
Nelle mie note
ho dato voce ai petali di primavera
ed al fruscìo delle foglie d’autunno.
Gioisce, freme o ringrazia la pioggia d’estate?
E gli occhi chini dell’inverno?
I colori della tua veste,
superano gli ostacoli sulla vita.
Non cessa mai il tuo canto…
esso ha il sole del mattino
ed il fiore adorante della sera.
Tutto questo ha un nome?
Sì. Desiderio.
Le mie note non sono vento…
il vento allontana i petali dalla rosa
e la rosa non è rosa senza petali,
anche se unita allo stelo.
Le mie note sono gioco e riposo,
passi e sussurri,
terra unita alla terra
e lampada di eternità.
Oh desiderio… matura nel frutto dell’amore.
L'unico seme che non fallisce
(Claudio Gardenal)
Non è la speranza,
mai non è,
la pianta che pare vecchia e arida,
credi a me:
imparato lei ha solo a nascere… rinascere…
Speranza… rondine sorprendente della mente
che fai palpitare orizzonti mai sospettati,
che i dolori allontani ed apri le ali di un sogno,
fiorisci e chiamaci,
così tutto esistere farai: creatrice sei…
non “l’ultima a morire”.
Una speranza che muore, sia pure per ultima,
è pur sempre una speranza… morta, o destinata a morire.
Tu, speranza, resti al tuo posto
quando tutti se ne sono andati, rassegnati.
Tu rimani sempre. Non spegni la luce.
Sì! Tu resti… e sai perché? La vita celebri.
La disumanità, no, non ti cancellerà.
Crescerà sempre nuova e forte dentro te,
allo sconforto, a quel barbaro, resisterà:
è il seme che non può fallire mai.
Bene mio,
la speranza è l’unico seme che non fallisce neppure nell’arido deserto.
Porterà nella profondità il nostro canto di libertà
e la luce calda dei sogni entrerà nel giardino della vita,
per donare rigoglio alla poesia, alla bellezza… allo stupore.
Questo piccolo seme lo affido a te, alle tue cure… difendilo.
Ciò che diventerà lo vedrai tu.
Ho un’unica certezza:
se custodito, se protetto appassionatamente, non ti deluderà.
È piccolissimo, quasi trascurabile… ti raccomando:
non perderlo di vista.
Avvolgilo continuamente nello sguardo dell’amore.
Pace vuoi...
(Claudio Gardenal)
Pace vuoi,
la tua pace vera vuoi,
e perciò è la scelta che fai tu,
è il segno che aperto hai
le tue porte all’amore che
mai nulla toglie, tutto dà:
la sua pace, tua è,
non se la riprende più,
è perfetta, bella, in te.
Se accogliamo amore,
raggiungiamo la pienezza della vita:
otteniamo pace, sì!,
armonia dentro noi,
voglia d’incontrare voi.
La pace dà desiderio di dialogo…
bisogno ho di te
e tu di me.
Sì, sei soave...
(Claudio Gardenal)
Sì, sei soave
vita fluente!
Campi di stelle
accolgono quello
che io dimentico,
che abbandono,
mentre l’aurora
così mi sussurra:
«Ogni giorno,
ogni istante
del tuo giorno,
è sempre nuovo,
un nuovo arrivo…
e va accolto,
va salutato.
E ancora dico:
lo devi accettare
perché il tempo, sai,
è puntuale,
il tempo ha fretta
non può aspettare».
Il tempo è… presenza è:
in ogni istante,
la presenza dell’amore per noi.
Ti canto amore
che tutto leghi;
ringrazio il tempo
che a tutti appartiene.
Risuona forte in me,
vita… mia vita,
la tua voce
feconda e densa
che non dice: «Devi», ma: «Sì! Tu puoi… puoi».
E canti... E parli...
(Claudio Gardenal)
E canti… e parli…
non ti ho mai perduta, mai.
E mi stringi…
lì, ci sei tu… dove brilli, mia rosa.
E là? Andiamo là!
C’è la brina che riderà al sole…
giocherà come noi
che abbiamo la ricchezza: io e te.
E tu sei… fonte sei.
E io… sono maggio, grazie a te.
Dove vai? Non dirmi che scappi lassù!
Ma, lo so,
scenderai qui,
nuvola:
settembre sa che senza te,
no, non c’è, per noi,
la bontà, l’amore.
Amo te! Amo te!,
il bene che baciare il mondo fa!
Amo te e così,
qui dentro, per ognuno posto c’è!
Amo te! Amo te!,
il bene che baciare il mondo fa!
Amo te e così,
qui dentro, per ognuno posto c’è… io so.
Perfetta sei...
(Claudio Gardenal)
Perfetta sei…
la grazia ondeggia in te.
Rinnoverai la vita mia perché
mi dici che sono l’amore…
e poi mi baci gli occhi,
mio curioso fiore.
Palpita, sai, il petto muto e,
sì, lascerò che il tuo amore,
in me… entri e mi spogli:
tu mi porti vita.
Sei la mia impaziente…
oh, fiore impaziente.
Tu, l’amica.
Tu, il “sempre” sei:
preziosità che risvegli in me,
con le tue mani luminose,
la bontà.
Perfetta sei…
La grazia ondeggia in te.
Rinnoverai la vita mia perché
mi dici che sono l’amore…
e poi mi baci gli occhi,
mio fragrante frutto.
Per te, per voi...
(Claudio Gardenal)
Per te, per voi,
di gioia accenderò
i miei sorrisi ed i miei occhi, oh sì!
Perché, si sa,
la gioia che non hai la puoi offrire quando vuoi.
Donala e la riceverai.
Creandola dal nulla gioirai.
Darò un sorriso quando piangere vorrò.
Io respiro tanta gioia, qui.
Tu, diletta, bella, bene che
ogni abbraccio riempi,
sai che bisogno ho della gioia che tu,
che tu, per amore, inventi
e la speranza entrare fai.
Nella gioia c’è un “sì”.
In questo tramonto,
il mio sguardo cerca te:
presenza, stella, stai con me.
Versi la bellezza in me...
(Claudio Gardenal)
Versi la bellezza in me,
nel mondo mio
che vive perché mi baci tu…
ti unisci a me…
Amo te, profumata fiamma,
che rischiari le mie lacrime
ed abbracci le mie lotte
contro l’avidità.
Una cascata di sogni, sei:
sogni felici che
trovano l’anima di un fiore,
canto che mai finirà.
Bella, riposa su me,
qui, sul mio petto,
sarai come un giardino stupito
che dà il fiore che chiamerò… amore.
È la libertà...
(Claudio Gardenal)
È la libertà,
che spiegare io non so.
Ma è libertà che, io, risvegliare potrò.
Gusto, sì!, e voglia, sì!
Libertà, vieni!, vivi!
Senso hai solo per chi,
per chi ama e conquistarti poi vorrà;
per chi bene sa che no, un regalo non sei.
Tu sei libertà perché io amo te.
Tu sei libertà: mai più io smarrirmi potrò.
Coglimi e baciami!
Portami dove vive verità, luce in me.
È la libertà quando solo amore c’è.
È la libertà quando ciò che devo sarò.
Volontà
(Claudio Gardenal)
Primavera,
speranza di vita nuova,
sei cosparsa di gioia e colmata dall’amore,
sei baciata dalla nostra volontà.
Volontà che si unisce ad un’altra ed un’altra volontà ancora,
gioia che si unisce alla nostra gioia, amore che interamente si dona.
Primavera… quanta ricchezza gratùita!
Nella bellezza del giardino della vita, l’unione.
L’unione con te che continua ad arricchire il nostro mondo.
Tendi, tendi la tua mano odorosa e richiedi…
richiedi il fiore che a noi appartiene: la volontà.