Pensante

«Claudio insiste obstinément sur la voie difficile de la simplicité».

«Claudio batte la strada difficile della semplicità».

André Tosel

… Non è andato del tutto perduto

«Non c’è niente di più triste e di più deprimente della fine di un’amicizia, dell’accorgersi che quello che ti ostinavi a considerare amico, nonostante i numerosi sospetti in contrario che ti avevano afferrato, si è rivelato per quello che era: uno spregiudicato opportunista.

Non c’è nulla di più umiliante che doversi arrendere all’evidenza: sei stata “usata”… sei stato “usato”… perché servivi e finché servivi.

Non c’è niente di peggio che la strumentalizzazione dell’amico.

Tuttavia credo che ciò che tu hai investito in quell’amicizia, in termini di fiducia, perfino di ingenuità, non è andato del tutto perduto. Qualcosa è rimasto, magari appiccicato alla pelle del presunto amico, il quale, forse, in futuro, riuscirà ad essere un po’ meno sleale e senza scrupoli.

Faccio una doverosa considerazione: ma si può parlare veramente di “fine dell’amicizia”? Sarebbe più giusto dire che quando un’amicizia risulta scaduta, vuol dire che non c’è mai stata».

L’amore più eroico

«L’amore più eroico è quello che si esprime nei gesti ordinari, che non hanno nulla di eroico all’apparenza.

Il “tutto” dell’amore lo si vive nel frammento delle occupazioni quotidiane.

Più che cogliere le grandi occasioni, che magari non si affacceranno mai nella nostra vita (o che si rivelano come “grandi” solo dopo che sono passate), è assai più importante, e difficile, non lasciarsi sfuggire le infinite, piccole occasioni per amare.

Io sono convinto che uno dei rimorsi più tormentosi che ci frugano impietosamente nella coscienza, allorché facciamo il bilancio della nostra vita, sia provocato dalla consapevolezza di aver lasciato passare, inutilizzate, una serie impressionante di minuscole opportunità, specialmente nel campo dell’amore, dell’attenzione a chi ci sta accanto, alle altre creature.

C’è qualcosa di peggio del rimorso per aver fatto del male. Ed è lo scoprirsi colpevoli per non aver colto le innumerevoli possibilità di bene nel campo dell’amore.

Il grande errore (difficilissimo da perdonare) consiste appunto nell’aver trascurato troppe cose considerate “trascurabili”».